
Papa Francesco dedica un pensiero al popolo ucraino durante l’Angelus mentre Medvedev rivolge una nuova provocazione all’Ue: “potrebbe non esistere entro la metà del secolo”
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, non è ottimista sul conflitto in Ucraina. In un’intervista a Bild, infatti, ha dichiarato: «la guerra in Ucraina potrebbe durare per anni. Dobbiamo essere preparati che duri anni. Non dobbiamo indebolire il sostegno all’Ucraina, anche se i costi sono elevati, non solo in termini di supporto militare, ma anche a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari».
Una simile opinione è espressa anche dal premier britannico Boris Johnson. «Temo che sia necessario prepararsi a una lunga guerra, poiché Putin ricorre a una campagna di logoramento, cercando di schiacciare l’Ucraina con brutalità – dice in un intervento sul Sunday Times. – Il tempo è un fattore vitale. Tutto dipenderà dal fatto che l’Ucraina riesca a rafforzare la sua capacità di difendere il territorio più velocemente di quanto la Russia possa rinnovare la sua capacità di attacco».
Nel suo ormai tristemente tradizionale videomessaggio su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di ritorno da Mykolaiv e Odessa, i due centri strategici sul mar Nero dove ha incontrato le truppe a sorpresa, afferma: «non daremo via il sud a nessuno – dice deciso, – restituiremo tutto ciò che è nostro e il mare sarà ucraino e sicuro. Il loro umore è fiducioso e non c’è dubbio nei loro occhi che l’Ucraina vincerà la guerra contro gli invasori russi» – aggiunge, riferendosi alle truppe e alla polizia.
L’attore statunitense Ben Stiller, intanto, è stato visto ieri a Leopoli camminare nella piazza centrale della città, vicino al monumento a Taras Shevchenko. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform. La notizia è stata confermata su Twitter dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati che ha riferito che Stiller si trova in Ucraina come ambasciatore di Buona Volontà dell’Unhcr. «L’ambasciatore di buona volontà dell’Unhcr, Ben Stiller, è oggi al confine con l’Ucraina per incontrare le famiglie le cui vite sono state dilaniate dalla guerra e dalla violenza, per condividere storie sull’impatto umano della guerra e per amplificare le richieste di solidarietà» – scrive l’Unhcr.
Anche l’attore ha poi confermato: «sono appena arrivato in Polonia, in vista della Giornata mondiale del rifugiato, per incontrare persone le cui vite sono state colpite dalla guerra in Ucraina» – ha twittato.
La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, intanto, ha approvato un disegno di legge che vieta libri e musica russi. Lo rende noto Ukrinform. In particolare il provvedimento renderà vietate l’importazione e la distribuzione di prodotti editoriali provenienti da Russia, Bielorussia e “territori temporaneamente occupati” e di quelli in lingua russo anche da altri Paesi. Il testo, presentato dal primo ministro Denis Shmygal lo scorso 11 maggio, metterà anche fine alla cooperazione scientifica e tecnica tra Kiev e Mosca.
Contestualmente il Parlamento ha approvato un secondo disegno di legge per imporre “un divieto assoluto e indefinito di esibizione pubblica, proiezione pubblica, manifestazione pubblica” di “cantanti che dopo il 1991 erano cittadini dello stato aggressore“, esclusi i musicisti che hanno condannato l’invasione di Mosca, a cui sarà dedicata una “lista bianca”.
Dalla Russia, invece, intervengono Medvedev e Lavrov. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa torna con una nuova provocazione all’Occidente. Su Telegram scrive, commentando la richiesta dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea: «avverrà non prima della metà del secolo. Gli ucraini saranno sotto verifica per decenni. Pertanto, la vera scadenza è la metà del secolo. Non prima. E se anche l’Ue sparisse per allora?».
Paragonando l’Ue all’Urss, l’ex primo ministro aggiunge: «che scandalo sarà dopo i sacrifici fatti sull’altare dell’adesione all’Ue e quale inganno per le aspettative degli sfortunati ucraini».
Secondo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, invece, gli Stati Uniti starebbero tentando di costringere la Russia alle loro regole. «Gli Stati Uniti stanno cercando di realizzare quello che avevano annunciato molto tempo fa, cioè che la Russia deve stare al suo posto, che la Russia non ha diritto alla propria voce nelle questioni internazionali, che la Russia deve obbedire alle regole inventate dagli Stati Uniti – dice il ministro, citato dalla Tass, in un’intervista a Rossiya 1, canale della tv statale di Mosca. – Questo è tutto. Credo che capiscano molto bene che non ci riusciranno» – aggiunge lapidario.
Papa Francesco, infine, rivolge un pensiero all’Ucraina durante l’Angelus della domenica: «non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino, che in questo momento sta soffrendo».
«Io vorrei che rimanga in tutti voi una domanda: cosa faccio io oggi per il popolo ucraino? Prego? Mi do da fare? Cerco di capire? Cosa faccio io oggi per il popolo ucraino? Ognuno si risponda nel proprio cuore» – aggiunge, rivolgendosi ai fedeli.