
Visco: “aggredire i fattori del ritardo. Le disuguaglianze frena l’economia”
«La gravità del ritardo nello sviluppo del Mezzogiorno d’Italia e della questione meridionale rallenta l’intera crescita dell’economia nazionale». Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nel suo intervento di apertura alla presentazione dl rapporto “Il divario Nord-Sud: sviluppo economico e intervento pubblico.
In particolare il rapporto evidenzia che, nel decennio che ha preceduto la pandemia, il peso economico del Mezzogiorno si è ulteriormente ridotto. Il divario con il Centro Nord in termini di tassi di occupazione e di prodotto pro capite è tornato ad ampliarsi; i livelli di produttività sono rimasti ampiamente inferiori a quelli del resto del Paese.
Per la fragilità del settore privato e i limiti intrinseci del loro sviluppo, le regioni meridionali hanno risentito più delle altre aree territoriali delle politiche di consolidamento dei conti pubblici che, pur necessarie per contrastare l’aumento del peso del debito sul prodotto, hanno finito per penalizzare gli investimenti e contenere i trasferimenti destinati al Sud e alle Isole.
In questo contesto il Pnrr secondo Visco offre ora una straordinaria opportunità per aggredire i fattori del ritardo dell’economia e rafforzare la coesione territoriale.