
Grazie a questi nuovi soldi Newcleo potrà realizzare reattori di nuova generazione. Exor e Azimut fra gli investitori
La startup nucleare Newcleo raccoglie 300 milioni di nuovi finanziamenti, chiudendo così il secondo aumento di capitale per realizzare reattori di nuova generazione. Due terzi degli investitori erano già presenti nel primo round da 100 milioni chiuso a settembre 2021. Fra loro figurano, in particolare, Exor Seeds, Azimut, il banchiere Claudio Costamagna e Liftt.
Nel dettaglio questi nuovi finanziamenti serviranno alla società fondata da Stefano Buono per la progettazione e costruzione di reattori di nuova generazione in grado di ridurre la produzione di scorie e di utilizzare come combustibile quelle generate dai vecchi reattori. A questo scopo sono partiti i primi progetti esplorativi in Francia con la multinazionale dell’energia locale Orano e con altre utility francesi. In Italia la società ha stretto una collaborazione con Enea per la costruzione di un prototipo di rettore non nucleare.
Non solo. Grazie anche ai nuovi fondi la startup conta di arrivare entro la fine del 2023 a un organico di oltre 500 persone, distribuite fra Regno Unito, Francia e appunto Italia. «Newcleo si sta muovendo rapidamente per rispondere alla pressante esigenza di energia pulita e sostenibile – ha sottolineato Buono. – I recenti gli sviluppi geopolitici hanno innegabilmente rafforzato l’importanza del nucleare nel garantire la sicurezza energetica globale e il necessario cambiamento di passo negli sforzi di decarbonizzazione. Lo slancio è forte e l’appetito del mercato dei capitali è evidente. Questo è il momento giusto per cambiare il paradigma dell’energia nucleare verso una nuova tecnologia, che possa efficacemente affrontare le maggiori preoccupazioni della nostra industria – costi, sicurezza e rifiuti – in modo sostenibile».