
Iveco torna a produrre autobus in Italia grazie a fondi Pnrr. L’obiettivo è avviare le nuove attività nel 2023. Previste nuove assunzioni assunzioni
Iveco tornerà a produrre autobus in Italia. I siti interessati dal progetto sono quelli di Torino e di Foggia, oggi specializzati nella produzione di motori industriali a combustione interna. Non accadeva dal 2011.
A pochi mesi dalla separazione da Cnh Industrial, il gruppo ha presentato al Mise un progetto per accedere ai Contratti di sviluppo, uno degli strumenti messi in campo dal ministero per favorire la riconversione industriale del settore auto e trasporti verso la mobilità green, nell’ambito delle opportunità offerte dal Pnrr.
Gli obiettivi sono due: sviluppare e introdurre tecnologie avanzate di propulsione sul territorio nazionale e rilanciare l’alleanza tra le diverse aree del Paese. L’azienda prevede di formare gli attuali dipendenti e di fare nuove assunzioni.
In particolare presso gli impianti piemontesi si valuta il potenziamento delle attività di ingegnerizzazione e fabbricazione di batterie elettriche, mentre a Foggia l’azienda prefigura la possibilità di installare nuove linee per il montaggio finale di autobus ad alto contenuto tecnologico a zero emissioni e a basse emissioni come i mezzi alimentati a biometano o biodiesel.
Il progetto potrebbe essere operativo già nel 2022, con l’ambizione di produrre i primi autobus nella primavera del 2023. «Siamo convinti della bontà della nostra proposta e felici di annunciarla oggi perché, confidando nella sua accettazione, ci permetterà di sviluppare nuove competenze, di contribuire allo sviluppo economico del Paese e di giocare un ruolo da protagonisti nel necessario e urgente processo di rinnovamento del parco circolante italiano per il trasporto pubblico locale», ha sottolineato Domenico Nucera, presidente della divisione Bus di Iveco.