
Rispetto alle minacce ricevute dalla Lituania a Mosca gli Usa ribadiscono il “sostegno blindato” agli alleati della Nato
Come conferma il bollettino quotidiano dell’intelligence britannica, l’esercito russo avanza ogni giorno nell’est ma anche nel sud dell’Ucraina dove “proseguono pesanti bombardamenti, con le forze russe che spingono per accerchiare l’area di Severodonetsk da Nord via Izyum e via Popasna da Sud“.
Mentre il conflitto impazza sul campo, proseguono i negoziati incentrati sulla crisi alimentare. Secondo quanto confermato da Kiev, sarebbero in corso i preparativi di colloqui con Mosca a Istanbul dove la prossima settimana si cercherà di sbloccare i corridoi navali per l’export del grano “entro un mese”.
Questo incontro dovrebbe essere “patrocinato” da Erdogan e Guterres in qualità di soggetti terzi e neutrali, mentre non saranno presenti esponenti di spicco dei Paesi belligeranti.
Oggi il presidente Draghi ha riferito anche alla Camera le comunicazioni relative al Consiglio europeo di giovedì, anticipando gli sforzi collettivi dell’Italia e degli organismi internazionali per la pace.
Zelensky nel frattempo perpetua il suo appello all’Occidente, invocando all’Ue un settimo pacchetto di sanzioni.
Ieri il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price ha riferito delle minacce di Mosca alla Lituania, precisando che trattandosi di un membro della Nato “gli Usa sono al suo fianco” e “il nostro sostegno è blindato“.
«Sin dall’inizio dell’ingiustificata invasione russa dell’Ucraina abbiamo sottolineato l’importanza dell’articolo Cinque della Nato, è il fondamento dell’Alleanza di cui la Lituania è membro» ricorda ancora Price.