
Secondo Tridico il Pnrr è il volano per le politiche attive del lavoro. I salari in Italia sono troppo bassi, bisogna intervenire
Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico rilancia l’idea dell’introduzione di un riscatto gratuito del periodo di studi per la laurea. «C’è da fare – spiega nel corso del Festival del Lavoro a Bologna – un intervento importante che ovviamente necessita di risorse importanti, quello della copertura di quel periodo formativo su base contributiva in modo che si possa, come avviene in Germania, riscattare la laurea in modo gratuito. Ora abbiamo il riscatto light che è un passo avanti, si riscatta la laurea nel modello contributivo con 20-22 mila euro. Riscattare la laurea vorrebbe dire incentivare i giovani a studiare».
Per incentivare il lavoro bisogna sfruttare le risorse del Pnrr. «Ci sono cinque miliardi per le politiche attive. C’è l’opportunità di rafforzare il sistema che passa da una governance complessa, quella delle Regioni. Attraverso una partnership rinnovata tra Regioni e Governo centrale e strumenti telematici che permettono l’incontro tra domanda e offerta dobbiamo creare maggiori opportunità. Le politiche attive – ha precisato – non creano lavoro, mandano i lavoratori dove c’è, bisogna fare investimenti per creare lavoro. Il Pnrr è un volano per la politica economica dei prossimi anni. È importante utilizzarlo al meglio».
I salari in Italia sono troppo bassi e secondo Tridico per aumentarli le strade sono due: da una parte c’è la possibilità di rafforzare la contrattazione nazionale, eliminando i i contratti pirata e introducendo criteri oggettivi di rappresentanza, dall’altra c’è l’introduzione di un salario minimo legale. «Scegliere l’una o l’altra strada lo dovrà fare la politica – ha sottolineato – ma si potrà scegliere la combinazione delle due cose. Io penso che l’introduzione di un salario minimo legale nel nostro Paese in cui c’è frammentazione sia utile».