Il sistema unisce estetica vintage anni ’50-’70 alle prestazioni superiori di un freno all’avanguardia garantendo efficienza e stabilità alla tua moto d’epoca
Nato nel 1995, il progetto DBRAKE è stato portato avanti nel 2017 grazie alla passione per il mondo delle auto e delle moto d’epoca degli anni ’50-’60-’70 dell’attuale titolare, Marco Squarzi, che ci ha raccontato come oggi il prodotto finale è sinonimo di stabilità e sicurezza.
Registrato come marchio e brevetto d’invenzione nel 2011, DBRAKE è un freno a tamburo idraulico progetto per moto veicoli d’epoca, con l’obiettivo di dotarli di una frenata performante e di una tenuta di strada superiore rispetto a quelle garantite dai freni a tamburo in uso attualmente.
Unico nel suo genere, è strutturato in modo tale da presentare due dischi flottanti che abbinati assieme ad un tamburo centrale alettato alla ruota, permette di arrestarli e frenati da una pluralità di elementi, quali pastiglie, azionati idraulicamente per agire sui due freni, ambo le parti del tamburo. Questo sistema risulta decisamente più performante rispetto ai freni a disco tradizionali, soprattutto in caso di frenata in curva o sul bagnato, riducendo l’incognita dello svirgolo dell’avantreno.
Una delle novità introdotte dal progetto, il quale ha ricevuto un upgrade, consiste nell’inserimento di dischi flottanti al posto dei tradizionali dischi fissati al tamburo centrale per mezzo di bulloni. In questo modo, l’energia di frenata non scarica più sui bulloni, i quali sono soggetti a forze di taglio che potrebbero causare pericoli di rottura, bensì va direttamente sulle superfici frontali dei dischi orientati verso il moto della ruota.
Inoltre, sempre nell’ottica di aumentare la stabilità e la scorrevolezza della ruota, è stata apportata un’ulteriore innovazione riguardo al cuscinetto centrale, aumentandone il diametro.
Ma non solo la sicurezza è centrale nel progetto, bensì anche l’estetica. DBRAKE, infatti, unisce un vestito vintage di un freno a tamburo degli anni ’50-’70 assieme alle prestazioni superiori di un freno contemporaneo.
Il brevetto d’innovazione è rivolto alle realtà produttrici di freni, quali Brembo, alle case produttrici di moto di serie, come Honda, Triumph, Ducati e Moto Guzzi, e alle aziende che operano nel segmento dell’after market.
“Essere affamati per pensare diversamente, essere folli per creare grandi cose”: è questo il credo che ha portato il progetto a declinarsi a tutto il mondo del customizer, del café racer e delle moto moderne.