G7 accusa la Russia: “responsabile dell’aggravamento della crisi alimentare”. Von der Leyen: “piano d’emergenza sull’energia a luglio”
Potrebbe superare la barriera del 20% la popolazione portoghese che vivrà sotto la soglia di povertà entro la fine di quest’anno. Lo dice uno studio della Banca europea per gli investimenti. È di poco più di 6500 euro annui l’indice al di sotto del quale si è considerati poveri in Portogallo, e sebbene la Banca del Portogallo abbia rivisto al rialzo il tasso di crescita prevista per il 2022 (da +4.9% a +6,3%), l’aumento dei prezzi a maggio ha già sfiorato l’8% e sta erodendo il potere d’acquisto di quei cittadini che nel ranking europeo sono fra coloro che ricevono fra i salari più bassi.
I ministri degli Esteri dei Paesi del G7 e l’Alto rappresentante dell’Unione europea, nella riunione che si è svolta a Berlino, hanno sottolineato la colpevolezza della Russia per l’aggravarsi della crisi alimentare mondiale a seguito della guerra. I ministri del G7 hanno chiarito che “la Russia sta esacerbando l’insicurezza alimentare, anche attraverso il blocco del Mar Nero, il bombardamento di silos di grano e porti e il danno alle infrastrutture agricole dell’Ucraina“.
A luglio intanto la Commissione europea presenterà un piano europeo per affrontare l’emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursua von der Leyen al termine del vertice Ue. «Lavoreremo con i Paesi per evitare frammentazioni – ha detto la presidente – e il ritorno ai combustibili fossili»