
Da uno studio su Piccole e Medie imprese emerge che con la digitalizzazione la produttività aumenta del 9,2%
Dallo studio il contributo dei social network e dei canali digital per la crescita e la digitalizzazione delle PMI italiane, realizzato per Meta da The European House – Ambrosetti emerge che se in Italia piccole e medie imprese arrivassero al livello di digitalizzazione delle imprese di Danimarca, Finlandia e Svezia, la produttività del lavoro aumenterebbe del 9,2%, generando 24,8 miliardi di euro al PIL.
Lo studio si concentra su 30 PMI che hanno utilizzato efficacemente i social per arrivare a nuovi clienti, è stato dimostrato che i social hanno fatto aumentare del 20% i ricavi delle imprese senza dover investire su nuovi punti vendita. La crescita del 77% delle PMI che utilizzano social network farebbe crescere fino a 10,2 miliardi di euro aggiuntivi al PIL e incrementare di 208mila nuovi posti di lavoro.
Luca Colombo, Country Director di Meta in Italia ha dichiarato: «lo studio dimostra che il digitale può contribuire a far crescere in modo significativo l’occupazione, anche in quegli ambiti in cui il nostro Paese è ancora fanalino di coda in Europa. Basti pensare che ben 75 mila delle 208 mila potenziali nuove posizioni lavorative nelle PMI, sarebbero legate allo sviluppo software, al web marketing e al community management».
L’Italia, nella classifica europea dell’Indice DESI si classifica ventesima ed è l’ultimo paese in Europa per laureati in ambito ICT (circa 4mila all’anno, pari all’1,3% del totale). Nelle competenze digitali le PMI si classificano al 21esimo posto in UE, risultati positivi delle PMI arrivano dalla digitalizzazione del business e l’adozione di tecnologie digitali legate all’utilizzo del cloud, che vedono il nostro Paese al 7° posto nel ranking UE.