
Ai rincari si aggiunge la carenza idrica, raccolti con cali fino al 50%
In Italia la situazione agricola si fa sempre più critica, ai rincari per materie prime e carburanti va ad aggiungersi la carenza idrica e la conseguente impossibilità di irrigare i campi. Scenario che va a ripercuotersi sulle tasche dei consumatore.
Secondo Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, , “in tutte le regioni d’Italia si stanno moltiplicando gli allarmi circa i danni per le produzioni agricole determinati dalla carenza di acqua, indispensabile per irrigare i campi e alimentare gli animali”. Come spiega Truzzi “le rese produttive agricole lungo la Penisola hanno subito drastiche riduzioni. E in alcuni casi i raccolti si sono addirittura dimezzati con cali fino al 50%“.
Secondo le stime calcolate da Assoutenti le conseguenze dirette andrebbero a incidere sui prezzi al dettaglio che crescerebbero fino al 30% in più.
I prodotti che subiranno gli aumenti più significativi sono: olio di girasole, mais, grano, cereali, pasta, pane, pizza e prodotti derivati. Anche la frutta fresca sarà soggetta ad aumenti, soprattutto cocomeri e meloni che necessitano di molta acqua per maturare, così come pomodori, insalata, melanzane e basilico. Anche latte, formaggi, yogurt e latticini vari subiranno oscillazioni di presso, dato che alte temperature e mancanza di foraggio hanno portato alla riduzione della produzione di latte fino al -30%.