Le medie imprese italiane non hanno nulla da invidiare alle loro omologhe francesi o tedesche: negli ultimi anni ben 210 son passate in mani straniere
In Italia le imprese di medie dimensioni creano maggior valore soprattutto durante le crisi e sono le più produttive. A dirlo è l’XXI Rapporto di Unioncamere, Area Studi Mediobanca e Centro Studi Tagliacarne, secondo cui queste non solo hanno risultati migliori di quelle di grandi dimensioni, ma non hanno neanche nulla da invidiare alle loro omologhe francesi o tedesche.
In particolare secondo un indicatore di performance dal 1996 le medie imprese italiane hanno maturato rispetto al Pil un vantaggio del 34,1%, la maggior parte del quale sviluppato dal 2009. Nel confronto con le grandi imprese manifatturiere, nello stesso periodo, le medie hanno registrato migliori performance sotto molti punti di vista: hanno ottenuto una crescita del fatturato più che doppia (+108,8% contro un +64,4%), centrato un maggiore aumento della produttività (+53% rispetto al +38,6%) e garantito una migliore remunerazione del lavoro (+62,4% le medie, +57% le grandi).
La loro produttività è superiore del 21,5% anche a quella delle omologhe tedesche e francesi, un risultato fuori dall’ordinario se si pensa che la nostra manifattura nella sua interezza accusa invece un ritardo del 17,9% rispetto agli stessi Paesi. Unìattrattività dimostrata nei fatti visto che negli ultimi anni ben 210 son passate in mani straniere.