
Dal G7 all’Onu è dura la condanna al bombardamento nel centro commerciale di Kremenchuk dove al momento dell’attacco erano presenti almeno 1.000 civili
Ieri pomeriggio l’esercito russo ha bombardato un centro commerciale Amstor a Kremenchuk, nella regione di Poltava; il bilancio delle vittime è salito a 18. Oggi è arrivata la dura condanna dell’Onu che per voce del suo segretario generale Stéphane Dujarric ha definito il bombardamento “deplorevole” e punta il dito contro “notizie inquietanti di una nuova ondata di attacchi aerei e bombardamenti“.
«I combattimenti continuano nella regione del Donbass, dove i nostri colleghi nel campo umanitario stanno affrontando sfide enormi per raggiungere le persone con bisogni crescenti – ha dichiarato ancora Dujarric. – Le sfide non sono dovute solo alla mancanza di sicurezza, ma anche alla mancanza di accesso a causa delle restrizioni amministrative imposte dalle parti».
Ieri era arrivata la condanna del G7 riunito in Baviera che parlando dell’”abominevole attacco” ha ribadito che “gli attacchi indiscriminati a civili innocenti costituiscono un crimine di guerra. Il presidente russo Putin e i responsabili saranno tenuti a renderne conto“.
Zelensky ha parlato di “uno degli atti terroristici più temerari della storia europea. Una città tranquilla, un normale centro commerciale con al suo interno donne e bambini, civili. Prima dell’annuncio dell’allarme aereo c’erano circa mille persone“.
Nel frattempo il bollettino quotidiano dell’ufficio del Procuratore generale ucraino fa sapere che dall’inizio del conflitto hanno perso la vita 341 bambini; 622 i minori feriti.