
Secondo Orlando soprattutto dopo la pandemia il tema è avere una qualità della vita accettabile
Bisogna fare di più sul fronte dei salari e sul rispetto dei contratti, per evitare anche che giovani talentuosi lascino l’Italia, per trasferirsi in luoghi per loro più redditizi. Lo ha ribadito ancora una volta il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, parlando questa volta al Corriere Tv. «C’è una crescita della migrazione giovanile, soprattutto dopo la pandemia il tema è avere una qualità della vita accettabile – ha spiegato. – Non è accettabile avere un lavoro purchè sia. In modo crescente, molti ragazzi decidono di andare a lavorare in Paesi dove c’è un’offerta che combina una qualità della vita più alta, dove si vive meglio».
Orlando sottolinea come spesso i lavoratori non si trovano perchè non ci sono e questo per colpa dei salari o di contratti precari. «Le persone se ne vanno e non vengono perchè nel nostro Paese i salari sono comparativamente pià bassi – ha continuato. – Poi c’è il tema di come le imprese vanno incontro alle esigenze dei lavoratori. Inoltre il tema del rispetto dei contratti, del lavoro nero, che nel nostro Paese è ancora patologico. Su 100 verifiche dell’ispettorato nazionale del lavoro, 90 imprese risultano fuori norma dal punto di vista dell’applicazione dei contratti. Anche questo non penso sia un elemento del tutto indifferente. Per la qualità della vita di un lavoratore non è un dato trascurabile».