
Elon Musk è riuscito a ottenere da Twitter l’accesso completo al flusso dei tweet sulla piattaforma in tempo reale. Dubbi sulla reale utilità della condivisione
Nuovi tagli in vista in casa Tesla. Il colosso delle auto elettriche pare abbia licenziato circa 200 lavoratori nel suo team Autopilot e ha chiuso una struttura San Mateo, in California. I 350 collaboratori lì attivi sono stati trasferiti in un’altra location dell’azienda, nelle vicinanze. E’ quanto riferisce Bloomberg, anche se dai vertici e dai portavoce della società non sono giunte al momento conferme a riguardo.
Molti di coloro rimasti senza un’occupazione erano impegnati nell’analizzare e valutare i feedback provenienti dai possessori di una Tesla. Dalle informazioni trapelate si apprende che la comunicazione di licenziamento sarebbe stata notificata allo staff all’inizio di questa settimana.
Intanto proseguono le trattative per acquisire Twitter al prezzo di 44 miliardi di dollari. Elon Musk è riuscito a ottenere l’accesso completo al flusso dei tweet sulla piattaforma in tempo reale. La società gli ha accordato l’autorizzazione a visionare i dati dopo una discussione tra i legali di entrambe le parti.
Secondo Musk questi dati serviranno a capire quanti account falsi o spam sono presenti sul social network, ma alcuni esperti del tema hanno espresso dubbi sulla possibilità di ottenere risposte definitive a riguardo. Come hanno dichiarato alcuni esperti al Wall Street Journal da un flusso di dati così massiccio ma riguardante solo il contenuto dei tweet è difficile ricavare in poco tempo conclusioni definitive su quanti account falsi ci siano su Twitter. Il consulente Micah Schaffer ha detto che la decisione della società è più che una reale concessione a Musk un modo per “farlo stare zitto“. E d’altra parte c’è chi crede che quello degli account falsi sia solo un pretesto da parte dell’uomo più ricco del mondo per abbandonare il deal e poi, magari, proporre una nuova offerta dalle condizioni economiche più favorevoli.