
Enria: “non si possono escludere scenari più avversi su crescita e inflazione”. Accelerare sul piano delle riforme
«In Europa non si può escludere la possibilità di scenari di crescita e inflazione più avversi, con l’introduzione di nuove o più severe sanzioni nei settori dell’energia e delle materie prime e possibili misure di ritorsione da parte della Russia, che abbiano un impatto sul settore bancario. In questo scenario incerto proporremo alle banche il ricalcolo dei dividendi su scenari avversi, rivedendo le previsioni sui livelli patrimoniali in uno scenario più rischioso che includa anche potenzialmente un embargo sul gas o una recessione». A parlare così è il presidente del consiglio di vigilanza Bce, Andrea Enria, nel corso di un’audizione al Parlamento europeo.
Il presidente è tornato a sottolineare che “il graduale aumento dei tassi di interesse è vantaggioso per le banche nel complesso“, evidenziando che nel primo trimestre del 2022 l’aumento dei rendimenti e la continua crescita dei prestiti hanno sostenuto livelli positivi di interessi netti. Ma i maggiori rischi di credito derivanti dalle esposizioni di alcune banche alla Russia e ai settori più colpiti dalla guerra, combinati con l’indebolimento delle prospettive di crescita, hanno però già portato a una revisione al rialzo degli accantonamenti per perdite su crediti.
Per Enria proprio in un contesto così volatile bisogna raddoppiare gli sforzi per rafforzare il quadro normativo e completare il programma di riforme, accelerando anche sul fronte del completamento dell’unione bancaria.
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