
Coinvolte le 11 banche significative a livello nazionale, Poste e Cdp. Confartigianato: a rischio 47 mila addetti
La commissione banche ha avviato un’indagine sui crediti fiscali generati dal Superbonus 110% e dagli altri bonus edilizi. «A seguito di numerose segnalazioni ed esposti ricevuti – annuncia una nota – l’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario ha deliberato di inviare alle principali banche significant nazionali un questionario per verificare l’operatività del sistema bancario italiano. L’indagine conoscitiva avviata riguarda i crediti relativi al Superbonus 110% e ad altri bonus oggetto delle normative che si sono susseguite negli ultimi anni».
L’indagine riguarda Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Iccrea, Mediobanca, Cassa Centrale Banca, Bper, Monte dei Paschi, Credem, Banca popolare di Sondrio, Banca Carige, più la Cassa depositi e prestiti e le Poste. Entro l’11 luglio dovranno riportare dati e informazioni su base trimestrale dei crediti acquisiti, ad esempio, il numero di richieste ricevute, annullate e erogate nonché i tassi di sconto applicati e le tempistiche registrate.
Intanto la Confartigianato segnala che con 5,2 miliardi incagliati nei cassetti fiscali, di cui il 71,2% per il superbonus e il 28,8 per gli altri bonus edilizi, la loro inesigibilità costerebbe la perdita di 47 mila addetti nelle micro e piccole imprese. «Il blocco dei crediti, le continue modifiche normative in materia di bonus edilizia e la volontà del Governo di non prorogare il superbonus – evidenzia la confederazione di artigiani e piccole imprese – colpiscono proprio l’unico settore che, anche grazie a queste misure di sostegno, ha rimesso in moto il mercato del lavoro negli ultimi due anni. Infatti, tra il primo trimestre 2020 e il primo trimestre 2022, le costruzioni hanno fatto registrare l’aumento di 176 mila addetti, a fronte del calo generalizzato di addetti nei servizi (-106mila), nella manifattura (-41mila), nell’agricoltura (-50mila). A livello territoriale il maggiore incremento di occupazione nelle costruzioni si è registrato nel Mezzogiorno, con 101mila addetti in più negli ultimi due anni, seguito dalla crescita di 71mila occupati nel Nord Ovest».