Aumenta l’inflazione e aumentano i prezzi di beni e servizi
L’inflazione a giugno è aumentata fino ad arrivare all’8%, quota che non si vedeva dal 1986. La conseguenza diretta è l’aumento di beni e servizi., come emerge dai dati dell’Istat. Il fenomeno tocca tutta l’Eurozona, con il tasso inflazionistico all’8,6%, crescita dovuta ai rincari del comparto energetico.
Anche le vacanze subiranno un rincaro significativo con i prezzi dei biglietti aerei quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente che segna +90,4% e una crescita rispetto al mese precedente del 23,8%. Tutto il settore dei trasporti, comunque, subisce un rincaro del 7,2% dal 2021 e del 2% rispetto a maggio. Da tenere in considerazione per i viaggiatori anche gli aumenti di alberghi e strutture ricettive che rispetto allo scorso anno sono aumentati del +18,1% e del +5,8% rispetto al mese scorso.
Anche chi non parte in vacanza vedrà aumentare le spese semplicemente riempiendo il carrello della spesa, prodotti alimentari e per la cura della casa e della persona hanno subito aumenti dell’8,3% in un anno. A maggio l’incremento era stato del 6,7%. Aumenta soprattutto il costo della frutta (fresca e refrigerata), che passa dal +6% di maggio al +10,9% di giugno, calcolato su base annua. Lo stesso vale per la verdura che da +11% arriva a +11,8%
Secondo l’Istat “le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai beni energetici” che sono aumentati dal +42,6% di maggio al +48,7% di giugno. i carburanti toccano +49,9%. Tariffe per energia elettrica e gas crescono del +64,3%.
Anche i servizi ricreativi e culturali hanno registrato degli aumenti dell’1,3%. Il PIL ha visto una crescita del 6,6% in Italia con differenze geografiche che vanno dal +6% al Centro al +5,8 al Sud, in Nord-Ovest +7,4% e in Nord-Est del +7%. Cresce anche l’occupazione: +1,3% nel Sud Italia, +0,5% nel Nord-Ovest, +0,2% nel Nord-Est e +0,3% al Centro.