
Il progetto di un ingegnere americano per dare un volto e un nome ai milioni di vittime e sopravvissuti dell’Olocausto
Daniel Patt, ingegnere che lavora per Google, ha messo a punto un software che si pone come obiettivo di dare un volto e un nome alle vittime dei campi di concentramento nazisti. La piattaforma From Number to Names Number to Names (N2N) è sviluppata sulla tecnologia del riconoscimento facciale, tramite l’Intelligenza Artificiale verranno scansionate migliaia di foto di vittime e sopravvissuti dell’Olocausto per risalire ai nomi.
Secondo il Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti non esiste un elenco di vittime e sopravvissuti dell’Olocausto e la ricerca di Patt si sviluppa da questa mancanza, arrivare a determinare l’identità di una persona è un lavoro lento e complicato, quindi l’ingegnere ha deciso di mettersi in gioco e creare un sistema che rendesse la procedura più fluida.
Patt lavora da anni a questo progetto nei ritagli di tempo, avvalendosi anche del lavoro di altri ingegneri, ricercatori e data scientist. In un intervista ha spiegato che il software suggerisce le 10 migliori corrispondenze: «mostriamo semplicemente i risultati, con punteggi di somiglianza, e lasciamo che le persone decidano se i risultati contengono un’identificazione positiva. Vorremmo che N2N diventasse un veicolo per informare sull’Olocausto, dando agli studenti l’opportunità di contribuire direttamente alla documentazione storica».