Tre morti e quattro feriti è il bilancio delle esplosioni avvenute nella città russa di Belgorod
La Russia ammette l’affondamento della nave Saratov, avvenuto lo scorso 24 marzo nel porto di Berdyansk. Stando a quanto riferito dalle autorità russe e riportato dalla Bbc, sarebbe stata recuperata una grande nave da sbarco affondata dall’equipaggio russo “per prevenire la detonazione delle munizioni di bordo a causa dell’incendio scoppiato” dopo che un missile ucraino l’aveva colpita. Secondo un funzionario nominato dalla Russia nell’Ucraina meridionale, Vladimir Rogov, il porto era stato preso di mira da missili balistici Tochka-U.
La città di Lysychansk e Mosca rivendica la conquista della regione del Lugansk, nell’Ucraina orientale. Lo afferma il ministero russo della Difesa, citato da Interfax. La notizia è stata smentita dal portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak, citato dalla Bbc. Ha aggiunto che la battaglia per il Donbass non è ancora finita.
Il consigliere del presidente ucraino Oleksiy Arestovych, citato dal Guardian, aveva già ammesso che la città sarebbe potuta cadere. L’avanzata dell’esercito russo sull’ultima roccaforte ucraina nell’oblast di Lugansk, infatti, avanzava nonostante “perdite significative”. «Gli edifici amministrativi sono stati completamente distrutti in brevissimo tempo. Lysychansk è presa d’assalto da un grande numero di soldati russi che impiegano tutte le armi che hanno a disposizione» – aveva riferito il capo dell’amministrazione militare regionale di Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform.
Intanto proseguono i bombardamenti nei territori ucraini: questa notte potenti deflagrazioni sono state udite nel perimetro dell’aeroporto di Melitopol, città nel sud del Paese occupata dall’esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Secondo i media ucraini, molti residenti starebbero ora cercando di lasciare la città dopo che i russi hanno chiuso tutti i rifugi antiaerei.
Colpi di razzi sono stati registrati anche a Kharkiv. Lo riferisce il capo dell’Ova, Oleg Sinegubov, citato dai media ucraini. Sarebbero rimaste coinvolte anche abitazioni private nel distretto di Novobavar.
A Slovyansk nel Donetsk 6 persone sarebbero morte e altre 15 sarebbero rimaste ferite a causa di alcuni bombardamenti russi. Lo riferisce il sindaco Vadym Lyakh su Facebook, citato dai media ucraini.
Si aggrava ancora il bilancio dei bambini uccisi o rimasti feriti dall’inizio del conflitto. Secondo gli ultimi dati trasmessi dall’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, si tratta di 344 vittime e 642 feriti. La maggior parte dei bambini è rimasta uccisa o ferita nelle regioni di Donetsk (342), Kharkiv (185), Kiev (116), Chernihiv (68), Luhansk (61), Mykolaiv (53), Kherson (52) e Zaporizhzhia (31). Inoltre, 2.102 strutture educative sono rimaste danneggiate, di cui 215 sono andate completamente distrutte.
Anche il numero degli sfollati cresce: stando a quanto riferisce Olena Shulyak, capo del partito Servo del popolo e vice capo del comitato Verkhovna Rada sull’organizzazione del potere statale, citata da Ria Novosti, 800 mila ucraini hanno perso la casa. «Gli occupanti russi hanno distrutto più di 15 milioni di metri quadrati di abitazioni ucraine. Il maggior danno al patrimonio immobiliare si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv» – afferma Shulyak.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky offre un bilancio sui territori del Paese colpiti dall’inizio del conflitto, lo scorso 24 febbraio. «I territori di 10 regioni sono stati colpiti dalle ostilità dopo il 24 febbraio. Durante questo periodo siamo riusciti a liberare 1.027 città e paesi, altri 2.610 sono ancora sotto l’occupazione russa e la maggior parte necessita di ricostruzione e 100 di loro sono state completamente distrutte da l’esercito russo» – riferisce.
Anche oltre il confine le cose non andrebbero meglio: secondo le autorità di Belgorod, città russa occidentale, citate dall’agenzia Tass, una serie di boati seguiti da un incendio avrebbero provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre quattro, oltre che il danneggiamento di 11 condomini e 39 case.