
Il Governo tedesco sta studiando interventi finanziari in soccorso di Uniper e delle aziende più colpite dall’emergenza energia a seguito della guerra Russia-Ucraina
Le ipotesi di salvataggio del gigante del gas tedesco Uniper, uno dei maggiori importatori del prodotto dalla Russia, si fanno sempre più concrete. Il Governo sta studiando interventi finanziari in soccorso delle aziende più colpite dall’emergenza energia a seguito della guerra Russia-Ucraina. La Germania ha accusato la Russia di aver ridotto unilateralmente il flusso di energia verso l’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream, accuse che Mosca ha respinto giustificandosi con guasti alle turbine dell’infrastruttura di trasporto. Uniper, che ha accettato il modello di pagamenti col doppio conto euro-rubli imposto dalla Russia, ha detto che sta ricevendo appena il 40% delle forniture di gas previste dai contratti con Gazprom.
«Ci troviamo di fronte a una sfida epocale», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz ai giornalisti, dopo aver incontrato i leader di associazioni sindacali e imprese, già in allarme per l’impennata dell’inflazione. Il ceo di Uniper, Klaus-Dieter Maubach, aveva anticipato nei giorni scorsi di aver avviato discussioni col governo, prendendo in considerazione varie ipotesi, dall’aumento delle linee di credito alla partecipazione azionaria pubblica.
Secondo lo Spiegel Berlino potrebbe intervenire sotto forma di prestiti e garanzie mentre la Bloomberg parla di un impegno di circa 9 miliardi con la possibilità di rilevare una parte del capitale e farsi carico degli extra costi per i consumatori finali.
Qualunque sia la mossa per salvare Uniper la notizia fa sorridere i mercati. Alla borsa di Francoforte le azioni del gruppo salgono del 9% dopo aver ceduto nelle ultime settimane il 28% complessivo.