
La compagnia aerea scandinava Sas ha chiesto alla corte distrettuale di New York di poter accedere alla procedura fallimentare (Chapter 11) per tutelarsi mentre ristruttura il suo debito
La compagnia aerea scandinava Sas si avvia sempre di più verso la bancarotta. La società ha infatti presentato volontariamente istanza di chapter 11 negli Stati Uniti, un procedimento legale per la ristrutturazione finanziaria condotto sotto la supervisione del tribunale federale degli Usa.
Il debito della compagnia aerea di bandiera di Danimarca e Svezia è esploso con la pandemia e non si è mai più ridotto. Sas ha quindi avviato trattative con i creditori che vantano finanziamenti per circa due miliardi di euro, mai restituiti, per non parlare dei Governi dei due Paesi che hanno prestato 550 milioni di euro circa.
Ieri la compagnia ha annunciato la rottura delle trattative in corso con i suoi piloti che sono quindi scesi in sciopero a tempo indeterminato. Circa mille di loro incrociano le braccia causando il dimezzamento dei voli operati da Sas. La società ha spiegato che “lo sciopero dei piloti ha avuto un impatto sulla posizione finanziaria e sulla liquidità“. Secondo infatti le prime stime si parla di un danno alla compagnia di 9 milioni di euro al giorno, cosa che non fa altro che accelerare il percorso della compagnia verso la bancarotta.