
Johnson: “il Governo continuerà suo lavoro”. Dimessi finora 30 membri
E’ sempre più a rischio il governo di Boris Johnson. Mentre il premier parlava alla Camera dei Comuni si sono dimessi altri due sottosegretari: quella all’Ambiente Jo Churchill e quello all’Edilizia Stuart Andrew. «Il Paese e il partito meritano di meglio», hanno affermato entrambi nelle lettere di dimissioni.
Ma la cosa forse più grave al momento è che Johnson perde il sostegno di un altro ministro di primo piano del governo Tory, Michael Gove, responsabile dello strategico portafogli del Livellamento delle Disuguaglianze Territoriali. Gove, che ancora ieri aveva confermato il suo appoggio malgrado lo scandalo Pincher, ma che già in passato gli aveva voltato le spalle, ha fatto sapere oggi di ritenere che a questo punto Johnson debba dimettersi, come riferisce la Bbc.
E a mollarlo oggi sono stati anche Will Quince, viceministro responsabile finora del dossier della Famiglia e dell’Infanzia, e Laura Trott, finora ministrial aide (qualcosa di meno di sottosegretario) ai Trasporti. Finora quindi, a conti fatti, si sono dimessi 30 membri del governo britannico tra ministri, sottosegretari e assistenti dei ministri. Lo riporta Sky News.
Intanto Johnson ha dichiarato di voler rimanere in carica e che il Governo “continuerà il suo lavoro“. «È esattamente quando i tempi sono duri e il paese affronta pressioni sull’economia – e la più grande guerra in Europa da 80 anni – che è il momento in cui ci si aspetta che un governo continui con il suo lavoro e non se ne vada ed è quello che farò», ha detto al Question time.
Ha difeso il suo operato spiegando che Chris Pincher ha perso l’incarico non appena sono emerse le accuse di molestie contro di lui. Si tratta di un alleato chiave del premier, obbligato dalle rivelazioni del Sun a dimettersi dalla carica strategica di deputy chief whip – sorta di custode della disciplina di maggioranza in Parlamento – dopo essersi ubriacato in un gentlemen club di Londra, il Carlton, e aver “palpeggiato” due uomini, incluso un altro deputato. ?
Ma secondo l’ex ministro della Salute britannico Sajid Javid il premier Boris Johnson “causerà danni duraturi alla reputazione del partito conservatore se rimarrà in carica”.