
Il Parlamento europeo dovrebbe votare oggi sulla classificazione del gas e del nucleare come energie verdi
Partenza positiva oggi per le Borse europee. In avvio di seduta Parigi guadagna l’1,33% a 5.872 punti, Londra l’1,24% a 7.114 punti, Francoforte l’1,5% a 12.587 punti e Madrid l’1,1% a 8.046 punti. Bene anche Piazza Affari con il Ftse Mib a +1,5% iniziale. Tra i titoli Mfe sale del 3%, Cnh del 2,5%, Tim del 2,3% a 0,25 euro nel giorno del cda, in attesa domani del nuovo piano industriale. Bene le banche con Intesa Sanpaolo che sale del 2%, le altre fra cui Unicredit attorno all’1,5%. Per contro Saipem cede il 3% a 2,42 euro.
Sul fronte dei cambi l’euro resta sui minimi dal 2002 sul biglietto verde a 1,02 dollari. Resta in calo il cross tra sterlina e moneta americana che tratta adesso a quota 1,19. Nelle ore di contrattazione sui mercati asiatici il Brent è ora a quota 103 (+0,53%), mentre il Wti tratta intorno la soglia dei 100 dollari a 99,75 (+0,25%). Per quanto riguarda il gas in Europa, invece, dopo che ieri è tornato sopra la soglia dei 170 euro a megawattora, tratta adesso a 163 euro restando in rialzo dello 0,43%.
L’attenzione degli investitori si concentra ora sui verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, in arrivo stasera, durante la quale il costo del denaro è stato aumentato di 75 punti base: il mercato stima un’altra stretta di uguale dimensione questo mese e vede i tassi al 3,25-3,5% entro la fine dell’anno.
Il Parlamento europeo dovrebbe votare oggi sulla classificazione del gas e del nucleare come energie verdi. Deciderà se porre il veto alla bozza di “tassonomia verde”, l’elenco delle attività che possono beneficiare di investimenti considerati rispettosi dell’ambiente, presentata lo scorso dicembre dalla Commissione Europea.
L’agenda macro di oggi vede in primo piano le vendite al dettaglio della zona euro. Volgendo lo sguardo oltreoceano l’attenzione si focalizza sull’Ism servizi e sul Pmi servizi.