
Sono arrivate le dimissioni del ministro per l’Irlanda del Nord, Brandon Lewis, per la sicurezza, Damian Hinds, per la Scienza, George Freeman, e del Tesoro, Helen Whately
Boris Johnson è sempre più solo. Non si arresta infatti l’emorragia di ministeri nel governo britannico. Stamattina altri quattro membri hanno deciso di lasciare l’esecutivo. Si tratta del ministro per l’Irlanda del Nord Brandon Lewis, del ministro per la sicurezza Damian Hinds, di quello per la Scienza George Freeman e della ministra del Tesoro, Helen Whately. Tutti hanno pubblicato le loro lettere di dimissioni sui rispettivi account Twitter.
L’esecutivo britannico, insomma, continua a perdere pezzi. E una delegazione di fedelissimi del premier gli ha chiesto di dimettersi ma solo poche ore fa, Johnson ha escluso le elezioni anticipate. Ora però forse ha cambiato idea. Secondo i media inglesi, messo così tanto alle strette, sarebbe d’accordo a lasciare la carica di leader del partito Conservatore nella giornata odierna. Questa mattina Johnson avrebbe infatti parlato con Graham Brady, presidente del Comitato conservatore 1922 per informarlo della sua decisione. Ha sentito anche la regina in una telefonata, definita “di cortesia” dai media, per anticiparle le dimissioni.
La Bbc precisa che un nuovo primo ministro dovrebbe entrare in carica in autunno.