L’accordo prevede la facoltà per Gedi di aumentare la partecipazione in Stardust fino a raggiungere una quota tra il 60 e il 100% nel periodo 2023-2025 e di esercitare sin d’ora ampi diritti di rappresentanza nella governance della società
Gedi investe nei social e compra il 30% di Stardust, un innovativo media specializzato nella comunicazione sui social fondato nel maggio 2020 da Simone Giacomini, Antonino Maira e Fabrizio Ferraguzzo. Il gruppo editoriale controllato da Exor della famiglia Agnelli, leader nell’informazione quotidiana in Italia, vuole così ampliare il portafoglio di prodotti e servizi digitali e conquistare nuove audience, aggiungendo un tassello fondamentale nella propria strategia di sviluppo nella produzione di contenuti digitali distribuiti attraverso le piattaforme social.
Stardust produce oggi circa 1.200 contenuti originali al giorno e attrae oltre 500 creator, influencer e ambassador, la cui attività genera oltre 15 miliardi di visualizzazioni all’anno e 20 milioni di interazioni al mese. Nel solo 2021 ha gestito circa 300 campagne social per 70 brand con un rapido sviluppo dei ricavi. Gedi invece dichiara 25 milioni di utenti digitali a settimana sul suo network di siti, 25 milioni di ascoltatori a settimana sulle sue radio e 12 milioni di lettori a settimana per le sue publicazioni cartacee. Questi numeri, uniti a quelli di Stardust, significano la leadership sul mercato digitale italiano. «Oltre il 70% degli italiani utilizza oggi i social media e il loro numero è in costante crescita – commenta l’amministratore delegato di Gedi, Maurizio Scanavino. – La Generazione Z e Millennials, in particolare, trascorrono poco meno di 3 ore al giorno sulle diverse piattaforme. Con Stardust la nostra strategia digitale compie un deciso passo in avanti perché ci permette di distribuire a nuove audience i nostri contenuti – in ambito news, audio e intrattenimento – e di approfondire le dinamiche e i linguaggi propri di comunità digitali finora non raggiunte dall’offerta di Gedi».
L’accordo raggiunto prevede la facoltà per Gedi di incrementare la propria partecipazione fino a raggiungere una quota ricompresa tra il 60 e il 100% nel periodo 2023-2025 e di esercitare sin d’ora ampi diritti di rappresentanza nella governance della società.