
Per l’industria manifatturiera la bolletta passa da 11 miliardi del 2019 a 60 di fine 2022
La crisi energetica che sta colpendo il nostro Paese a causa della guerra in Ucraina si ripercuote sui consumtaori finali ma anche sulle singole aziende che sono quindi costrette a rincarare i prezzi per sopravvivere. L’ultimo grido d’allarme è stato lanciato da Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, secondo cui per la crisi energetica ci sarà nel 2022 un extra costo sul sistema industriale italiano di circa 50 miliardi di euro, che significano 50 miliardi in meno di investimenti.
Gozzi ha messo in evidenza soprattutto le difficoltà dell’industria manifatturiera e lo ha fatto a Perugia in occasione del convegno-dibattito, organizzato da Federmanager Umbria, sugli effetti della crisi energetica in atto. Ebbene, il presidente ha calcolato che la bolletta per questo comparto passerà da circa 11 miliardi di euro nel 2019 a 60 miliardi da pagare a fine 2022.