
L’azienda progetta e realizza impianti per lo smaltimento degli pneumatici fuori uso, PFU, di medie e grandi dimensioni
Pneus Jet Recycling dà nuova vita ad un rifiuto, confezionando un prodotto che va ad abbattere significativamente l’utilizzo di risorse naturali, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Il presidente Domenico Zunino e il vice presidente Maurizio Neirotti, ci hanno raccontato com’è possibile avere un prodotto di alta qualità impiegando il medesimo consumo di un trattamento meccanico tradizionale.
Pneus Jet Recycling è una società nata dal consolidamento di un lavoro inizialmente ideato da Domenico Zunino, per poi essere supportato da Maurizio Neirotti e altri soci con l’obiettivo di concretizzare la tecnologica per il recupero degli pneumatici fuori uso, in linea con quella che è l’esigenza del mercato legata ai problemi del riciclo e dello smaltimento del materiale.
Ed è proprio qui che nasce il progetto dell’azienda, che si è posta il dubbio di come poter trovare un adeguato sistema di smaltimento delle gomme di medie e grandi dimensioni dei veicoli quali camion, van, autotrazioni e miniera, realizzando un progetto di macchine sottoposte all’attenzione degli uffici brevettuali internazionali che hanno avallato l’idea. Tutto quanto ha portato ad una progressione non solo delle macchine ma dei sistemi di recupero, ottenendo un brevetto inizialmente europeo per poi espandersi in America e in India, ritenute mete strategiche.
Pneus Jet Recycling ha realizzato prototipi e successivamente linee commerciali conformi alle esigenze dei propri partner, così da completare la filiera del recupero, dalla realizzazione delle macchine e degli impianti alla risoluzione del problema legato al rifiuto, concretizzando una vera e propria economia circolare legata al recupero del materiale.
Il parco macchine dell’azienda si differenzia per la capacità del recupero di un prodotto di altissima qualità da un rifiuto che tipicamente non comporta un materiale di alto valore. Di conseguenza, tramite la tecnologia impiegata che prevede l’uso di acqua ad alta pressione, è possibile estrapolare un prodotto innovativo, con un valore di mercato che giustifica il prezzo.
Il prodotto ha molte proprietà fondamentali, ma in particolare si differenzia per il metodo, che consente di ottenere, con il medesimo consumo energetico di un trattamento meccanico tradizionale, un risultato di alta qualità. A parità di energia impiegata, si hanno due qualità differenti. Il recupero attuale va dal 95 al 98%, recuperando a sua volta anche il 90% dell’acqua, così da ridurre notevolmente l’impatto ambientale. Inoltre, il prodotto confezionato è in grado di abbattere significativamente l’utilizzo di risorse naturali come la gomma naturale NBR (caucciù) quale risorsa rinnovabile e quella sintetica SBR derivata dal petrolio quale risorsa non rinnovabile.
Oltre ad aver realizzato e brevettato le macchine, che sono il cuore dell’impianto, Pneus Jet Recycling si occupa del carico delle macchine, della movimentazione e della separazione dei fianchi, che hanno una mescola ben precisa, dal battistrada, trattando due tipologie di gomme differenti che comportano due prodotti finiti con una destinazione differente l’una dall’altra. Inoltre, viene recuperata anche la gabbia metallica, che costituisce circa il 30% del pneumatico e che, come rottame, viene destinato alla fonderia che a sua volta lo recupera.
Grazie alla capacità di trattare il 100% del PFU, al termine del processo di recupero, l’azienda è in grado di avere a disposizione tutte materie che potranno essere riutilizzate per dare vita a prodotti nuovi, rispettando l’ambiente e ponendo le basi per un concreto aiuto alla Terra.