Kotler è il padre del marketing moderno, arriva la sua prima Business School in Italia
Apre in Italia la prima Business School firmata Philip Kotler, riconosciuto universalmente come il padre del marketing moderno. L’azienda Kotler in collaborazione con Weevo, società benefit impegnata nel marketing digitale, aprirà la KCBS, Kotler-i Carboni Business School of Impact Marketing, con l’obiettivo di traghettare le imprese italia e verso un marketing sostenibile e virtuoso.
Il primo Executive Master si intitolerà Impact Marketing e partirà il 5 ottobre. Come docenti avrà proprio Philip Kotler e Gabriele Carboni, cofondatore di Weevo e Direttore di KCBS. I partecipanti imparano attraverso un innovativo formato ibrido che unisce la versatilità del digitale alle possibilità di relazione e confronto tipiche dei corsi in presenza.
E la sede? Sarà, ovviamente, il Metaverso. Kotler ha scelto Olimaint come partner per la creazione di uno spazio virtuale dedicato non solo alla nuova business school, ma a un più ampio centro di eccellenza. Si chiama ”The Impact Center of Excellence by Weevo, Kotler Impact and Olimaint” o più brevemente “The Impact Center” e ospiterà, oltre alla sede di KCBS, il “Philip Kotler Center of Excellence in Marketing”, il “Peter Drucker Center of Excellence in Management”, l’”Adriano Olivetti Center of Excellence in Leadership” e il “Giovanni Nicolini Center of Excellence in Virtual Reality”.
«Il marketing deve cambiare per allinearsi con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – ha dichiarato Philip Kotler. – Abbiamo una visione per i prossimi dieci anni: educare imprenditori, manager e talenti a creare un mondo migliore attraverso il marketing».
«Le organizzazioni che vanno oltre la mera vendita di prodotto entrano in sintonia con gli ideali dei loro clienti e generano relazioni più profonde – ha detto Gabriele Carboni, Direttore della KCBS. – In questa prospettiva l’impresa non è più solo ‘fabbrica di profitto’ ma diventa strumento del cambiamento economico, culturale e sociale, riportando il bene comune e la persona al centro. Chi non abbraccia questo rinnovamento è destinato a pagarne le conseguenze».