
L’app si chiama Babaiola e riceve ogni mese 350 mila visite da tutto il mondo per consigli su viaggi sicuri
Si chiama Babaiola, coccinella in sardo, la startup che ha fondato un motore di ricerca sulle mete di viaggio sicure e accoglienti per la comunità Lgbtqia+, ma anche per turisti etero. Si tratta di un portale che propone na guida ai migliori Pride organizzati in Italia e nel mondo quest’estate, accanto a una serie di destinazioni gay friendly consigliate da chi le ha già visitate.
Per quanto riguarda le destinazioni più ricercate sul sito ci sono: Gallipoli e Torre del Lago in Italia; Mykonos in Grecia; Las Palmas in Spagna.
Il cofondatore di Babaiola Nicola Usala ha raccontato all’Agi: «puntiamo sul conceABAYtto di social travel, un’esperienza di viaggio su misura costruita in base ai consigli di altri viaggiatori o di chi vive nelle città di tutto il mondo. È una community in cui trovare informazioni affidabili e aggiornate su hotel, locali ed eventi gay friendly in tutto il mondo e dove le persone si scambiano consigli. Ci siamo resi conto che le informazioni sui temi Lgbtqia+ erano difficili da trovare. L’Italia stava attraversando un brutto periodo, con episodi di discriminazione ricorrenti, come quello di una coppia gay cacciata da un hotel».
La community è cresciuta anche grazie agli strumenti forniti da Google e oggi Babaiola ha un valore di mercato di due milioni di euro, cresciuto dai 900 mila euro del 2016 fino agli 1,8 milioni nel 2018.