
Crescono gli acquisti anche di prodotti a km zero che segnano rispetto al passato un incremento del 18%
Crescono in Italia gli acquisti di prodotti Made in Italy e Km zero. A dirlo è un Report “FragilItalia”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos secondo cui i primi aumentano del 28% rispetto al passato, i secondi segnano +18%. Seguono, a distanza, i prodotti “light” e quelli integrali, che mettono entrambi a segno un +4%.
I dati evidenziano che gli italiani adottano comportamenti più consapevoli quando vanno a fare le spesa, attribuendo maggiore importanza a salubrità, naturalezza e basso impatto ambientale dei prodotti. Specularmente il calo più forte riguarda gli acquisti di prodotti di marca (-52%), seguito da quelli dei prodotti etnici (-26%), biodinamici (-24%) e a base di soia (-23%).
«Stiamo attraversando una fase turbolenta e delicatissima: il caro energia e materie prime, il disordine che risale le filiere, il surriscaldamento inflativo hanno impatti diretti allarmanti sugli andamenti dei consumi e sui bilanci familiari -commenta Mauro Lusetti, presidente di Legacoop – ma mentre attiviamo misure per sostenere il settore e non alimentare rischiosi avvitamenti, dobbiamo anche tutelare ciò che di buono è avvenuto in questi anni. I consumi e le abitudini al consumo in questi anni, e persino durante la pandemia, sono mutati: da un lato, e certamente, il carovita spinge a cambiare le proprie abitudini privilegiando il risparmio; e d’altra parte gli italiani mostrano una sempre maggiore sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale, sociale, economica verso cui le scelte dei consumatori sono un driver molto potente. Occorre difendere il potere d’acquisto, ma anche orientarlo nella giusta direzione».