I russi tentano un nuovo assalto all’Isola dei Serpenti nel Mar Nero, per ora respinto
La Corea del Nord è il terzo Paese al mondo, dopo la Russia e la Siria, a riconoscere formalmente l’indipendenza delle due repubbliche popolari separatiste del Donetsk e di Luhansk.
Ieri infatti la ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son-hui ha comunicato alle sue controparti della Dpr e della Lpr la decisione di Pyongyang di “riconoscere la loro indipendenza”, manifestando la volontà di “sviluppare le relazioni da Stato a Stato con quei paesi nell’idea d’indipendenza, pace e amicizia”.
Non si tratta del primo passo che la Corea del Nord muove verso la Russia, dopo aver già sostenuto la tesi che l’invasione non sia che il frutto della “politica egemonica” occidentale.
Proprio nel Donetsk, le autorità si stanno già preparando all’inverno e alla penuria di gas, cercando di evacuare entro il primo ottobre il maggior numero dei cittadini.
Intanto questa notte le forze russe hanno nuovamente tentato di conquistare la strategica Isola dei Serpenti, nel Mar Nero. Il comando operativo ucraino riferisce però che le bombe sganciate da “un paio di caccia Su-27” sono cadute in mare.
Altri pesanti bombardamenti sono risuonati questa mattina a Mykolaiv, dove l’allarme antiaereo è risuonato per tutta la notte e sarebbe stato colpito anche un hotel, secondo le prime informazioni; in tutta la regione sono caduti 28 missili.