
Il debito pubblico si attesta a 2.755 miliardi. Le entrate tributarie sono state pari a 39 miliardi
A maggio il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 3,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.755,6 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica Finanza pubblica: fabbisogno e debito assieme alla nota secondo cui la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro è stata di 19,7 miliardi, portandole così a 81,4.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 2,9 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 0,4 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. Alla fine di maggio la quota del debito detenuta da Bankitalia era pari al 25,8% (dal 25,6% del mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.
A maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 39,0 miliardi, in aumento del 13,3% (4,6 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2021. Prendendo i primi cinque mesi dell’anno sono pari a 182,1 miliardi, in aumento del 12,2% (19,9 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Nel bollettino Bankitalia afferma che il pil dell’Italia è tornato a salire nel secondo trimestre dopo che nei primi tre mesi la crescita era stata appena positiva. Stima +3,2% nel 2022, ma con lo stop al gas russo la stima è -2% nel 2023.