Negli Usa i prezzi import a giugno registrano +0,2%, quelli export +0,7%. L’indice manifatturiero a New York a luglio aumenta a 11,1 punti
Diverse notizie macro-economiche arrivano dagli Usa. Aumentano le vendite al dettaglio che a giugno hanno registrato una variazione positiva dell’1% su base mensile a 680,6 miliardi di dollari, dopo il -0,1% del mese precedente, oltre le stime degli analisti che avevano parlato di un +0,8%. Su base annua si è registrato un aumento dell’8,4% dal +8,1% di maggio.
Va bene anche il commercio. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano i prezzi import hanno segnato una variazione positiva su mese dello 0,2%, dopo il +0,5% di maggio, mentre su base annua il dato ha segnato +10,7%. I prezzi export hanno riportato un incremento dello 0,7% su mese dopo il +2,9% del mese precedente, mentre a livello tendenziale il dato evidenzia un incremento del 18,2%.
Aumenta oltre le attese l’indice manifatturiero Empire State di New York che si è portato a luglio a 11,1 punti dai -1,2 punti di giugno. Il dato è migliore delle stime degli analisti che erano per una discesa fino a -2 punti. Fra le varie componenti dell’indice quella sui nuovi ordini migliora di 0,9 punti a quota 6,2, mentre quella sulle consegne balza a 25,3 punti e quella sulle scorte diminuisce a 14,8 punti (da 17,1 punti).