
L’associazione commenta i dati sull’inflazione dell’Istat. In picchiata anche i beni alimentari, i costi energetici e le vacanze
Gli scontrini degli italiani si fanno sempre più salati, con aumenti che toccano le tre cifre. Lo confermano ulteriormente i dati rilasciati dall’Istat sull’inflazione che evidenziano le oscillazioni dei prezzi rispetto allo scorso anno.
Analizzando i dati dell’Istat il Codacons evidenzia come il primo posto nella classifica dei beni e servizi più salati spetti ai biglietti aerei. Le tariffe dei voli in Europa oggi sono cresciute del 139% rispetto al 2021, mentre i voli internazionali sono aumentati del 124,1%; quelli intercontinentali del 70,7%.
I rincari pesano poi anche e soprattutto sulla spesa alimentare. In questo ambito il rincaro maggiore lo evidenzia l’olio di semi (+68,7% sul 2021). Seguono burro (+28,1%), pasta (+22,6%), farina (+22,6%), pomodori (+19,4%), pesche (+18,4%), pere (+17,2%).
Altro nodo critico secondo il Codacons è rappresentato dalle spese per la casa, costi dell’energia in primis. L’elettricità aumenta infatti su base annua dell’87,5% nel mercato libero (67,6% nel mercato tutelato).
Infine, il capitolo vacanze. Con la ripresa del turismo e l’allentamento delle restrizioni anti-Covid sono molti gli italiani che si vorranno concedere una vacanza, nonostante i rincari da affrontare. Fra questi si segnalano il noleggio auto che aumenta del 35,5%, i traghetti (+18,7%), alberghi e motel (+22,8%) e i pacchetti vacanza internazionali che crescono del 6,2%.