In una scheda il Ministero illustra tutti i provvedimento normativi e i disegni legge che verrebbero bloccati dalle dimissioni del premier
Mentre si rincorrono gli appelli al premier Draghi per riprendere in mano il Governo, si unisce al coro che invoca stabilità anche il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Il ministro ha presentato una scheda nella quale sono elencati tutti i disegni di legge in esame e i provvedimenti normativi che non potranno completare il proprio iter legislativo a causa della crisi di Governo.
Uno “scenario estremamente critico relativamente all’iter dei principali provvedimenti, già presentati alle Camere, con particolare riguardo a quelli relativi alle riforme abilitanti per raggiungere gli obiettivi del Pnrr entro dicembre 2022 e a quelli di conversione dei decreti-legge attualmente pendenti in Parlamento“.
«Una crisi di Governo ed un eventuale scioglimento delle Camere – si legge ancora nella scheda – inciderebbero anche sull’adozione dei decreti legislativi attuativi di riforme già approvate dal Parlamento come le riforme della giustizia e del codice degli appalti che rappresentano specifici impegni del Pnrr».
Se le dimissioni di Draghi fossero confermate, prosegue il Ministero, si bloccherebbe anche “l’adozione di provvedimenti molto attesi dai cittadini come le misure relative al salario minimo e al contrasto della povertà. Si creerebbe, peraltro, anche una situazione di incertezza sull’adozione di misure volte a mitigare gli effetti dell’incremento dei costi dell’energia e dei carburanti“.