Maglia nera all’aeroporto di Bruxelles che “vanta” il 72% dei voli in ritardo e il 2,5% delle cancellazioni. Confermato lo sciopero del 17 luglio
La stagione della ripresa del turismo trova un pesante freno di arresto nel caos che sta affrontando il settore aereo. Negli ultimi mesi cancellazioni, ritardi e disagi stanno fortemente rallentando il traffico aereo e le previsioni per agosto parlano di altri 25mila voli annullati.
Fra le problematiche connesse a questi disagi c’è innanzitutto la carenza di personale delle compagnie aeree che si riaffacciano ai ritmi a pieno regime reduci da due anni di tagli e licenziamenti dovuti alla pandemia. Come in un circolo vizioso, le condizioni contrattuali e salariali precarie o insufficienti del personale hanno riempito il calendario estivo di scioperi e stop delle compagnie, in particolare quelle low cost.
Bloomberg ha tirato le somme di queste prime settimane estive stilando una classifica degli aeroporti europei che stanno sperimentando i disagi maggiori. L’indagine si basa sui dati raccolti dall’agenzia Hopper Inc nei primi 9 giorni di luglio 2022.
Il peggior scalo di luglio ad oggi è l’aeroporto di Bruxelles dove il 72% dei voli hanno subito ritardi e il 2,5% dei voli sono stati cancellati. Sull’infelice podio anche l’aeroporto internazionale di Francoforte con il 68% di ritardi e il 7,8% dei voli cancellati, seguito al terzo posto dall’aeroporto di Eindhoven in Olanda con il 67% di ritardi e l’1,8% dei voli cancellati.
Subito sotto al podio ci sono il Luton Airport nel Regno Unito con il 66% di ritardi e il 2,7% di voli cancellati, l’aeroporto internazionale Liszt Ferenc in Ungheria con il 65% di ritardi e il 2,1% dei voli cancellati e l’aeroporto di Lisbona con 65% di ritardi e 4,8% dei voli cancellati.
Scendendo in classifica ci sono l’aeroporto Charles De Gaulle in Francia (62% di ritardi e 3,1% delle cancellazioni), l’aeroporto di Schiphol in Olanda (61% di ritardi e 5,2% dei voli cancellati), l’aeroporto Cote D’Azur, in Francia (60% di ritardi e 3,4% dei voli cancellati) e infine, al decimo posto, l’aeroporto di Gatwick nel Regno Unito (59% di ritardi e 1,4% dei voli cancellati).
Il prossimo sciopero è previsto per domani, domenica 17 luglio, quando incrocerà le braccia il personale di Ryanair, EasyJet, Volotea e Malta Air oltre al personale di terra dell’Enav. «Ci auguriamo di avere al più presto risposte concrete per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose, così da poter evitare ulteriori disagi ai passeggeri in questo periodo estivo» precisano in una nota congiunta Filt Cgil e Uiltrasporti confermando lo sciopero.
«Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno – proseguono le sigle – i lavoratori italiani di Ryanair, Malta Air e Crewlink rivendicano condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo ed inoltre acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall’aereo anche per 14 ore consecutive e la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale».