
I ricavi netti di Armani volano sopra i due miliardi. Quasi 170 milioni per l’utile netto consolidato
Cresce il bilancio di Armani. I dati relativi al 2021 sono ottimi e hanno raggiunto gli obiettivi di ripresa post Covid con ampio anticipo. I ricavi netti sono saliti del 26,3% a 2,019 miliardi; quelli indotti sono il doppio, 4,056 miliardi, in aumento del 23,7% rispetto ai 3,278 miliardi del 2020.
Bene anche gli utili: il dato netto consolidato (depurato cioè di gestione finanziaria e oneri fiscali) nello scorso anno è arrivato a 169,9 milioni, pari all’8,4% dei ricavi netti. Un valore nettamente superiore anche rispetto al 2019, quando era di 119 milioni con un’incidenza sui ricavi di tre punti inferiore (5,5%) rispetto a quella del 2021.
«Nel 2021 il gruppo ha raggiunto con un anno di anticipo l’obiettivo di tornare oltre i 4 miliardi di fatturato indotto e oltre i 2 miliardi di fatturato diretto, obiettivo che ci eravamo prefissati per il 2022 – spiegano Giuseppe Marsocci e Daniele Ballestrazzi, rispettivamente vicedirettore generale e chief commercial officer e vicedirettore geranle e chief operation officer del gruppo Armani. –Risultati ancora più incoraggianti perché ottenuti riducendo la dimensione delle collezioni con un’attenta selezione della distribuzione, coerenti con i principi fondanti del marchio del meno è meglio, che resta la strategia di medio e lungo termine del gruppo Armani».