
Oggi si dovrebbe confermare il game over di Mario Draghi come presidente del consiglio dei ministri italiano dopo i soli 95 sì al Senato ieri. Occhi alla Bce che alzerà i tassi di interesse per la prima volta in 11 anni
Partenza sotto la parità per le Borse europee. Piazza Affari parte con il Ftse Mib in calo del 2% a quota 20.918 punti e lo spread Btp/Bund a 229 punti base. Manca infatti ormai solo l’ufficialità. In Italia oggi si dovrebbe confermare il game over di Mario Draghi come presidente del consiglio dei ministri italiano, dopo che nella lunga, anzi lunghissima, riunione a Palazzo Madama il governo ha ottenuto il voto di fiducia del senato con soli 95 sì. Forza Italia, Lega e 5 Stelle non hanno votato. E stamattina il premier annuncerà le sue dimissioni alla Camera prima e andrà a rassegnarle al Presidente della Repubblica al Quirinale poi. Con ogni probabilità il capo dello Stato, Sergio Mattarella, scioglierà anticipatamente le Camere, con le elezioni fissate per inizio ottobre.
Meno sotto pressione gli altri indici europei (-0,13% il Dax, -0,16% il Cac40, +0,03% il Ftse100) con i futures di Wall Street poco convincenti (+0,02% il Dow Jones e -0,04% l’S&P500).
Oggi gli occhi sono tutti puntati sulla Bce che nel primo pomeriggio comunicherà il primo rialzo dei tassi degli ultimi 11 anni, assieme a nuovi dettagli sullo scudo anti-frammentazione. Alcuni analisti si aspettano un balzo più ampio di 25 punti base e sicuramente gli investitori osserveranno da vicino la mossa da falco di Christine Lagarde per capire se ci sarà un nuovo rialzo a settembre.
Il petrolio è in ribasso dopo che il governo degli Stati Uniti ha riportato un modesto calo settimanale delle forniture domestiche di greggio, ma ha affermato che le scorte di benzina sono aumentate di oltre tre milioni di barili. Al momento entrambi i listini trattano al ribasso: il Wti americano perde lo 0,79% a 99,10 dollari al barile, mentre il Brent lo 0,57 a 106,29 dollari. Al ribasso anche il prezzo spot dell’oro che viene negoziato a 1.690,35 dollari l’oncia.
Diversi gli appuntamenti macro-economici attesi. La Francia pubblicherà l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere. Dopo la Bce anche la Banca centrale turca oggi deciderà sull’aumento dei tassi di interesse. Oltreoceano invece le autorità statunitensi comunicheranno le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, l’indice Fed Filadelfia di luglio, il superindice di giugno e per ultimo, ma non per importanza, le scorte settimanali di gas naturale.