Dopo Spagna e Portogallo
Continua la sfilza dei no alla proposta della Commissione Ue di tagliare i consumi di gas del 15%. Dopo Spagna e Portogallo ora sarebbero pronte ad alzare un veto sul piano anche l’Italia, la Polonia e l’Ungheria come riporta Bloomberg.
La Commissione ha sottolineato che tra gennaio e aprile, l’UE ha ridotto il consumo di gas del 5% in generale, e negli Stati membri in cui c’è stata una riduzione della domanda, non c’è stato alcun impatto sul PIL. Ma nonostante questo c’è chi dice no senza remore.
Il Portogallo e la Spagna hanno tradizionalmente fatto meno affidamento sulle forniture di gas russo rispetto ad altri Paesi europei. La compagnia petrolifera portoghese Galp Energia SGPS SA e la società di servizi EDP-Energias de Portugal SA ricevono carichi di GNL da Cheniere Energy Inc. negli Stati Uniti e da Trinidad e Tobago. Anche la Spagna si è affidata maggiormente alle spedizioni di GNL, che nel mese di giugno rappresentavano quasi il 77% delle sue importazioni di gas.