
Si teme però il flop, con call center ubicati all’estero e operatori illegali fuori dal controllo del Registro
Manca poco all’attivazione dei nuovi servizi del Registro Pubblico delle Opposizioni: dal 27 luglio sarà possibile infatti iscrivere il proprio numero e il proprio indirizzo postale in un elenco, comunicando la propria opposizione al suo impiego per finalità pubblicitarie.
Se da un lato questo bloccherà le operazioni di telemarketing da parte di call center e delle società specializzate, dall’altro si teme che questo RPO possa rivelarsi un flop. A preoccupare sono infatti gli operatori illegali, ma anche i call center ubicati all’estero per i quali non si applica la normativa.
Questi operatori non incapperebbero nelle multe previste. Si tratta di sanzioni amministrative pecuniarie salatissime, fino a 20 milioni di euro per le società e fino al 4% del fatturato annuo per le imprese.
È possibile iscriversi al Registro compilando un modulo elettronico online, chiamando al numero verde RPO (800 265 265), inoltrando il modulo via email all’indirizzo [email protected] o tramite raccomandata all’indirizzo Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni – Abbonati, Ufficio Roma Nomentano, Casella postale 7211, 00162 Roma. A questo punto gli operatori saranno obbligati a verificare se l’indirizzo postale o il numero in loro possesso sia presente o meno nel Registro.