
Nel primo semestre del 2022 si registrano 270mila occupati in meno
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la Banca d’Italia e l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro hanno pubblicato una nota congiunta sullo stato del mercato del lavoro. La fotografia ritrae un Paese con un’elevata domanda di lavoro, pur rallentando nel bimestre maggio-giugno in particolare nei settori delle costruzioni, del commercio e del turismo.
Nel primo semestre sono stati siglati 230mila rapporti di dipendenza, al netto dei fattori stagionali. Il numero è di 100mila unità superiore rispetto al medesimo periodo del 2019.
Aumentano anche i posti a tempo indeterminato, soprattutto grazie alla trasformazione di posizioni da temporanee a permanenti.
Male il dato sull’occupazione femminile che diminuisce rispetto ad entrambi i semestri del 2021, anche se cresce del 15% il dato sulle donne uscite dalla disoccupazione dopo l’attivazione di un nuovo contratto di lavoro.
Al Sud nei primi 6 mesi del 2022 si concentra il 20% dei nuovi posti di lavoro in Italia, ma il rallentamento è evidente anche nelle regioni del Centro e del Nord.
Anche nei settori in cui si registra un calo, come quello del comparto turistico e del commercio, nei primi 6 mesi sono stati creati 90mila posti di lavoro: 29mila in più rispetto al 2019. Il calo registrato negli ultimi mesi del semestre riflette la riduzione delle posizioni lavorative a termine. In totale, dall’inizio dell’anno, si registrano 270mila disoccupati in meno.