Borrell commenta l’attacco missilistico russo sul porto cruciale per l’export del grano: “dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali”
É ferma la condanna dell’Ue alle esplosioni avvenute questa mattina nel porto di Odessa, Ucraina, per mano delle forze russe. «I russi hanno colpito il porto di Odessa in Ucraina esattamente dove era immagazzinato il grano – è la denuncia di Yuriy Ignat, portavoce del Comando dell’Aeronautica militare dell’Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky sottolinea che “Mosca non è intenzionata a rispettare gli accordi“.
Oggi presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha anche ringraziato gli Stati Uniti e il presidente Joe Biden per “il nuovo pacchetto di aiuti alla difesa per l’Ucraina“. Su Twitter spiega che si tratta di “armi potenti di fondamentale importanza” che “salveranno la vita dei nostri soldati e accelereranno la liberazione della nostra terra dall’aggressore russo. Apprezzo l’amicizia strategica tra i nostri popoli. Insieme per la vittoria!“.
Joseph Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, commenta: «l’Ue condanna fermamente l’attacco missilistico russo al porto di Odesa. Colpire un obiettivo cruciale per l’esportazione di grano un giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali». Fanno eco il commissario Ue Paolo Gentiloni (“ieri l’accordo sul grano. Oggi bombe russe su Odessa. Una sfida alle Nazioni unite e a ogni sforzo di negoziato“) e il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko, scrive su Facebook: «ci sono volute meno di 24 ore perché la Federazione russa lanciasse un attacco missilistico al porto di Odessa per mettere in discussione gli accordi e le promesse fatte all’Onu e alla Turchia nel documento firmato ieri a Istanbul. Il missile russo è lo sputo di Vladimir Putin in faccia al segretario generale dell’Onu António Guterres e al presidente della Turchia Recep Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo, e ai quali l’Ucraina è grata».
E aggiunge: «l’Ucraina sottolinea la necessità di una rigorosa attuazione degli accordi sul ripristino dell’esportazione sicura di prodotti agricoli ucraini attraverso il Mar Nero da tre porti: Odessa, Chornomorsk e Yuzhnoye. Chiediamo alle Nazioni Unite e alla Turchia di garantire che la Russia rispetti i propri obblighi nel quadro del funzionamento sicuro del corridoio del grano. In caso di mancato rispetto degli accordi raggiunti, la Russia si assumerà la piena responsabilità dell’aggravarsi della crisi alimentare mondiale».
Nonostante l’accordo, l’Ucraina aveva già espresso l’intenzione di mantenere le sue rotte. Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agrarie ucraino Nikolay Solsky, citato da Ukrinform: «il prezzo per portare il grano ucraino nei porti della Polonia, degli Stati baltici, della Romania e di altri Paesi era alto e rimane alto. Ma quelle rotte saranno mantenute e sviluppate, perché ora dobbiamo avere sempre un’alternativa» – ha detto alla televisione Rada.
Intanto dal fronte arrivano notizie di nuove esplosioni, in particolare nella città di Mykolaiv. Come riferisce su Telegram il sindaco, Oleksandr Sienkevych, “intorno alle 4:30 si sono udite potenti esplosioni a Mykolaiv“. «Stiamo raccogliendo informazioni. Secondo i dati preliminari, non ci sono vittime» – ha aggiunto. I media parlano di un attacco sferrato dalle forze russe con 6 missili S-300.
Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, riferisce di un attacco nel centro della città che ha causato il ferimento di una persona. «Diversi potenti attacchi sul centro (della città). Una persona risulta ferita fino ad ora. Si spera che il bilancio non si aggravi» – si legge su Telegram. I media, tuttavia, aggiornano il bilancio con un morto e cinque feriti.
La città, inoltre, potrebbe diventare sede di un tribunale contro la Federazione Russa. Lo annuncia il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, su Twitter: «la Russia ha commesso alcuni dei più grandi crimini di guerra a Kharkiv e questa città potrebbe diventare la sede di un tribunale contro la Federazione Russa dopo che l’Ucraina avrà vinto la guerra. Questa zona residenziale di Kharkiv è una delle più grandi dell’Ucraina e può essere paragonata in termini di popolazione a Mariupol – dice, pubblicando una foto del distretto di Saltivka distrutto dai bombardamenti di aprile. – Una delle più grandi scene del crimine degli occupanti. Kharkiv è il primo avamposto della civiltà al confine con Mordor. Dopo la vittoria, sarà il luogo del tribunale sulla Russia».
Il dipartimento di Stato Usa, citato da Abc news, ha riferito della morte di due combattenti statunitensi nel Donbass. «Possiamo confermare la morte recente di due cittadini statunitensi nella regione del Donbass in Ucraina. Siamo in contatto con le famiglie e forniamo tutta l’assistenza consolare possibile. Per rispetto delle famiglie in questo momento difficile, non abbiamo altro» – ha dichiarato un portavoce.
Il costo del conflitto non è solo umano. Il ministro per la Protezione dell’ambiente e delle risorse naturali di Kiev, Ruslan Strelets, infatti, ha dichiarato che che l’invasione russa “ha causato danni per 5,5 miliardi di dollari all’ambiente dell’Ucraina“. «Dall’inizio dell’invasione totale della Russia il 24 febbraio sono stati registrati 2.000 casi di danni alla natura» – ha spiegato.