
La stima arriva dall’Ufficio studi Cgia
Secondo le stime dell’Ufficio studi della Cgia il rincaro energetico graverà sulle imprese italiane per 106 miliardi di euro.
Nel 2019 il costo medio dell’energia elettrica era di 52 euro per Mwh, nei primi 6 mesi del 2022 è aumentato del 378%, arrivando a 250 euro. Il costo totale per le imprese per un consumo di 217.334 GWh è stato di 35,9 miliardi di euro, nel 2022 sarà invece di 108,5 miliardi di euro con una differenza di 72,6 miliardi.
Anche il gas ha registrato un aumento passando dai 16 euro per MWh del 2019 ai quasi 100 euro per MWh del 2022, con una aumento del 538%. La bolletta per un consumo medio annuo di 282.814 GWh, nel 2019 contava 9,5 miliardi di euro, mentre nel 2022 raggiunge i 42,8 miliardi, con una differenza di 33,3 miliardi di euro.
Sommando le due differenze si arriva a 105,9 miliardi di euro che le imprese si troveranno a pagare, “una stangata che rischia di provocare una vera debacle al nostro sistema produttivo” spiega Cgia.
Cgia avverte che questo è solo un monito, perché i costi potrebbero essere addirittura sottostimati, perché se durante l’inverno la Russia dovesse chiudere ulteriormente i rubinetti del gas il presso si alzerebbe nuovamente.