
Arera ha comparato i vari tariffari evidenziando, fra le altre cose, che i due contratti sono ormai mediamente in linea nei prezzi
Nell’ottica di monitorare i prezzi del settore energetico, l’Arera ha stilato un elenco di prezzi e tariffe del mercato elettrico relative al 2021, al netto degli interventi del Governo. L’elenco, contenuto nell’ultima relazione annuale dell’Agenzia, consente una chiara comparazione fra i prezzi dei diversi operatori e dimostra come il mercato libero sia mediamente in linea, se non in alcuni casi più economico, rispetto a quello tutelato.
La situazione è dunque cambiata rispetto all’anno scorso, quando il mercato libero dell’energia era risultato mediamente più caro del 57% rispetto a quello tutelato.
Secondo Arera la situazione dei prezzi che ha portato il mercato libero ad equiparare sostanzialmente quello tutelato dipende innanzitutto dall’alto numero di contratti con prezzo bloccato, che ha impedito ai mercati all’ingrosso di aumentare a loro volta il costo dell’energia. Così, il costo di approvvigionamento nel tutelato è aumentato del 75% in media rispetto all’anno precedente, mentre quello del mercato libero è cresciuto solo del 9%.
Come emerge dal rapporto, la tariffa media a livello nazionale (comprensiva dei costi di trasmissione, distribuzione e misura) fissata nel 2012 per il 2022 era pari a 2,753 centesimi per kWh, a fronte dei 2,864 centesimi per kWh del 2021.
Il costo della sola energia elettrica invece, stimata per un consumatore domestico con contratto di maggior tutela e consumi annui di 2.700 kilowattora e tre kilowatt di potenza è pari a 41,05 cent per kilowattora al netto delle imposte (46,04 al lordo).
Così, raddoppia l’incidenza dei costi di approvvigionamento e di commercializzazione dell’energia elettrica sul prezzo finale dell’energia, determinato all’80,8% da queste spese (nel 2021 l’incidenza era del 46,1%). I costi di trasporto e misura rappresentando invece il 10,8% del prezzo finale (in questo caso l’incidenza è quasi dimezzata rispetto al 20% del 2021).
I corrispettivi a copertura dei costi di approvvigionamento e di commercializzazione dell’energia elettrica nel primo trimestre 2022 hanno un’incidenza dell’80,8%, quasi raddoppiata rispetto a un anno prima (46,1%). Mentre le voci a copertura dei costi di trasporto e misura rappresentano il 10,8% del prezzo lordo complessivo con un’incidenza quasi dimezzata rispetto a inizio 2021 (20%).
Ricordiamo infine che è possibile comparare le proposte sul mercato e visionare i consumi mediante i due portali appositamente nati su input di Arera.