
I morti sul lavoro secondo Inail sono -19,2%
Nel suo rapporto annuale l’Inail ha dichiarato che nel 2021 le denunce di infortunio mortale sul lavoro sono state 1.361, in calo del 19,2% sull’anno scorso.
Secondo l’Inail la contrazione è legata ai decessi causati dal contagio da Covid che sono passati da 600 del 2020 a circa 200 del 2021. Invece le denunce di infortuni mortali esulanti dal Covid sono aumentati di quasi il 10%. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 685. Gli infortuni complessivi denunciati sono stati 564.089, in calo dell’1,4% sul 2020.
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, il 17,5% dei quali avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
La diminuzione però sembra sia dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi.
Questi ultimi sono passati da quasi 150mila del 2020 a circa 50mila del 2021. L’incidenza media delle denunce da nuovo Coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro (ma nell’anno l’attività economica è stata ridotta a causa delle restrizioni per arginare il virus), mentre nel 2021 è scesa a una su 12.
«Questo numero di vittime di incidenti sul lavoro è inaccettabile» ha sottolineato il ministro del Lavoro Orlando.