
Secondo il ministro Cingolani “il taglio di Gazprom ha un effetto marginale”
Il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha spiegato, in merito al taglio del gas di Gazprom: «questa è una risposta dell’Ue molto forte e unita alla Russia. Per quanto riguarda gli italiani cambierà davvero molto poco grazie anche alle nostre riserve. Per l’Italia ci sono delle deroghe ad hoc essendo noi siamo un grande consumatore ma non un grande esportatore».
Secondo il ministro quello a cui andiamo incontro “non sarà l’inverno più facile che ricorderemo negli ultimi 30 anni ma il taglio di Gazprom ha un effetto marginale” per l’Italia.
Al termine del Consiglio Energia il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko ha dichiarato: «l’elettricità ucraina è un sostituto diretto per il gas russo già oggi. Già esportiamo verso l’Ue 100 mw, e possiamo aumentare fino da subito a 150-170. Inoltre noi abbiamo le più grandi capacità di stoccaggio di gas, possiamo offrirne più di dodici unità».
La società energetica statale ucraina Naftogaz, nel frattempo, si avvia verso il default delle sue obbligazioni estere, dopo che il governo ha emesso un decreto che le impone di perseguire una moratoria sul debito che i creditori hanno finora respinto. Senza il consenso degli obbligazionisti per una “moratoria o l’autorizzazione del Governo per effettuare il pagamento, il mancato trasferimento potrebbe far scattare un evento di cross default” su almeno “1,4 miliardi di dollari delle sue obbligazioni estere“. “Si riconosce che alcuni eventi di default si sono verificati o si verificheranno a seguito della risoluzione e del conseguente di pagamento“, ha riportato Bloomberg.