Due raggruppamenti si sono candidati per la realizzazione dell’opera nel porto di Genova, inserita tra le 10 opere complesse del Pnrr
Nella tarda serata di ieri, sono arrivate due offerte per la realizzazione della nuova diga del porto di Genova. Il primo bando era andato deserto a causa del rialzo dei prezzi delle materie prime.
A candidarsi i due raggruppamenti che si erano interessati fin dalla prima fase: Webuild, assieme a Fincantieri, Fincosit e Sidra, da una parte, il consorzio Eteria, formato da Gavio, Caltagirone, Acciona e Rcm, dall’altra.
Il prossimo passo, ora, sarà la valutazione del contenuto tecnico delle proposte da parte di un collegio indipendente di esperti.
La nuova diga foranea, inserita nel programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto all’interno del Decreto Genova e introdotta fra le dieci opere pubbliche di particolare complessità all’interno del Pnrr, consentirà l’ingresso di grandi navi porta container da 400 metri di lunghezza e 60 metri di larghezza.
L’intervento prevede la creazione di un canale di accesso a levante, lungo 2.800 metri che arriverà a una larghezza di 400 metri davanti alle banchine di Sampierdarena.