La società non avrebbe intenzione di fare marcia indietro sulla chiusura dell’attività a Trieste
Secondo il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti la conferma della decisione di Wärtsilä di non ritirare la procedura di chiusura delle attività produttive del sito di Trieste “incrina la fiducia che era alla base dei rapporti tra Italia e Finlandia”.
Il ministro precisa che il Governo “continuerà a essere impegnato fino all’ultimo momento nella difesa degli interessi dei lavoratori, del territorio e nell’interesse nazionale”.
«Sarà sicuramente vero che l’azienda ha operato nell’ambito delle leggi – ha continuato Giorgetti – regole di lealtà nei rapporti tra Paesi e persone. Non valutate la foto di oggi ma immaginate il film di domani».
Stando alle ultime indiscrezioni, il presidente di Wärtsilä Corporration Håkan Agnevall non ha intenzione di fare marcia indietro sulla chiusura dell’attività produttiva a Trieste. Per il top manager, quella presa è una “decisione difficile” ma ci sarebbe la volontà di mantenere il presidio del Service della ricerca e sviluppo, formazione.
Bruno Cantonetti, segretario nazionale Uilm, e Antonio Rodà, segretario generale Uilm Trieste-Gorizia, parlano di “una decisione grave e inaccettabile che ha visto la contrarietà di tutte le parti coinvolte, a partire dalle istituzioni locali e nazionali”.