Il presidente cinese si oppone “al separatismo” sull’isola
Si è appena concluso il colloquio telefonico tra il presidente Usa Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping.
Durante la conversazione, durata quasi due ore, l’inquilino della Casa Bianca potrebbe aver ribadito il sostegno alla politica dell’unica Cina. Lo aveva riferito il portavoce John Kirby sottolineando che l’obiettivo della telefonata è quello di “tenere aperte le linee di comunicazione” in virtù delle “ramificazioni dei rapporti tra Washington e Pechino vanno ben oltre i due Paesi“.
Secondo quanto riferito dal network statale cinese CCTV, Xi Jinping ha espresso “ferma opposizione al separatismo” nell’isola e “all’interferenza di forze esterne”. La questione di Taiwan, secondo il presidente cinese, “è chiara, entrambi i lati dello Stretto di Taiwan appartengono a un’unica Cina”.
«Non lasceremo mai spazio alle forze indipendentiste – ha dichiarato Xi Jinping – La posizione di Governo e popolo cinesi è coerente ed è la ferma volontà di oltre 1,4 miliardi di cinesi di salvaguardare sovranità nazionale e integrità territoriale. Chi gioca con il fuoco si dà fuoco».
Secondo Xi Jinping Cina e Stati Uniti devono svolgere “un ruolo di primo piano nel mantenimento della pace e della sicurezza e nella promozione dello sviluppo e della prosperità globali”. Queste, secondo il presidente cinese, devono essere le responsabilità delle due potenze che che dovrebbero lavorare su questioni come “la salvaguardia della sicurezza alimentare ed energetica”.
Non c’è invece ancora nulla di definitivo per quanto riguarda una visita della Speaker della Camera, Nancy Pelosi, sull’isola Kirby, a Taiwan, che la Cina potrebbe considerare una provocazione”.