
Pubblicati i dati dell’Unrae: per la prima volta dopo quattro anni crescono le immatricolazioni da parte di chi possiede partita Iva
Nel 2021 le immatricolazioni di auto da parte di acquirenti privati con partita Iva hanno invertito la tendenza discendente che durava da quattro anni, registrando 178.681 unità, in crescita dell’8,2% rispetto al 2020. I dati elaborati dal Centro Studi e Statiche UNRAE in collaborazione con l’ISTAT, indicano per il segmento delle partite Iva un aumento superiore a quello del mercato totale delle immatricolazioni che nel 2021 è cresciuto del 5,9%.
Nel 2021 gli acquisti di auto da parte dei privati con partita Iva hanno prodotto un fatturato di 5,05 miliardi di euro, in crescita del 13,9% rispetto all’anno precedente. È cresciuto dell’8,2% invece il numero delle vetture acquistate e del 5,3% il valore medio delle auto che è pari a 28.285 euro.
La novità più evidente dell’anno è il sorpasso delle vetture ibride, che salgono di 11,3 punti a quota 29,7% e occupano il primo posto a danno delle diesel, le quali perdono quasi 12 punti e scivolano al terzo posto superate, per appena mezzo punto, anche dalle auto a benzina. Le elettriche occupano una quota del 4,7%, che comunque equivale a oltre il doppio rispetto al 2,3% del 2020.
Quanto alla carrozzeria, i crossover consolidano la prima posizione con una quota del 43,2% che, unita al 12,3% delle fuoristrada, assegna alla categoria Suv la maggioranza assoluta delle preferenze fra i privati con partita Iva con il 55,5%.
La distribuzione per categorie professionali degli utilizzatori vede stabili nei primi due posti le Imprese individuali (52,2%) e i Professionisti (24,9%), seguiti dagli agenti di commercio (13,1% ma in costante calo) e gli agricoltori (9,8%).
Per quanto riguarda l’indicazione geografica, stabile la quota della provincia di Roma che si colloca al 1° posto per immatricolazioni di auto a privati possessori di partita I va, con Milano al secondo posto e Torino al terzo, tutte con una quota di circa mezzo punto inferiore al mercato totale dei privati. Napoli guadagna 0,3 punti, stabile Firenze, mentre cede rappresentatività Bologna. Napoli presenta una quota più alta che nel totale privati, così come Padova, Bari e Palermo.
L’identikit anagrafico vede, anche nel 2021, la fascia dei giovani maturi (30-45 anni) che si conferma la più rappresentativa fra le immatricolazioni di privati con partita I va (al 28,1%, quattro punti in più del totale mercato privati), pur se con una share in contrazione sul 2020. Guadagna qualche decimale la quota della fascia 46-55 anni, e intorno ad un punto quella dell e fasce dei 56-65enni e degli over 65 anni. Fasce che mantengono un peso più alto che nel totale canale privati , ad eccezione degli over 65enni. I giovani scendono al 5%, una fascia oggettivamente meno rappresentativa nel mondo delle partite Iva.